Un signore americano di origine italiana residente in Florida, aveva trovato su un sito internet un immobile sul lago maggiore di suo interesse ed aveva bisogno di assistenza in previsione dell’acquisto; abbiamo quindi provveduto a richiedere per lui il Codice fiscale italiano, senza il quale non è possibile stipulare un atto di compravendita in Italia. Quindi, a fronte di alcune perplessità sulle reali condizioni dell’immobile, un nostro tecnico di fiducia (architetto e consulente del Tribunale), ha effettuato un accesso sul posto per prendere visione dell’immobile e redigere una relazione dettagliata corredata di fotografie; il nostro esperto evidenziava alcune criticità che hanno convinto il signore americano a soprassedere all’acquisto.

Un signore inglese si è rivolto a noi per assistenza in previsione del possibile acquisto di un rustico sull’appennino piacentino; aveva un contatto di mediatore della zona di Caserta che si era offerto da dargli assistenza. Il signore inglese non aveva neppure capito che il mediatore si trovasse a oltre 500 chilometri dalla zona di suo interesse… Con la nostra assistenza è stato messo in contatto con tre società che occupavano di ristrutturazione sulle colline piacentine grazie alle quali ha compreso le principali problematiche e spese da considerare trattandosi di un territorio fortemente sismico.

Due studenti avevano concluso un contratto di locazione ad “uso transitorio” per la locazione di un appartamento a Milano mentre frequentavano un corso universitario. Avendo avuto difficoltà nell’invio della raccomandata di disdetta del contratto che era giunta in ritardo rispetto al rilascio dell’appartamento, il proprietario di casa aveva trattenuto importo superiori al dovuto; con il nostro intervento, gli studenti hanno ottenuto la restituzione di 1000 euro, avendo noi fatto presente al locatore irregolarità nel contratto di locazione sottoscritto con gli ignari studenti stranieri.

Una cliente, produttrice di acqua minerale, si è rivolta a noi per una contestazione da parte di un consumatore che reclamava di essere stato danneggiato da un tappo esploso da una bottiglietta di acqua gasata; dopo uno scambio di corrispondenza, la questione si è chiusa a favore della nostra cliente, avendo noi contestato la mancanza di nesso causale tra la ferita all’occhio e l’esplosione del tappo.

Cliente produttrice di acqua minerale contraddistinta da marchio registrato costituito da un santo; un Comune del Nord Italia aveva distribuito caraffe con acqua proveniente dall’acquedotto, utilizzando il nome dello stesso santo protettore della città. Dal Tribunale (sezione specializzata di Impresa) abbiamo ottenuto l’inibitoria all’uso del segno adottato dal Comune con ordine di distruzione delle caraffe recanti tale marchio.